Se provate a dire a un lavoratore, un produttore di beni , che tutto è di tutti vi rispondersa che
ogni cosa e' :
1)di chi la crea , come fa l' uomo regale, che e' imitato da impostori come Brahma, che ha l' offuscamento dj maya ,o come Jahvè che ha il serpente, l antagonista, la malvagita'.
2) di chi la inventa , l' architetto o lo scienziato , che sono imitati dal massone che si groviglia nei risultati la negligenza, o dall'impiegato di banca, che ha l' elaborazione erronea , il tilt.
3))da chi la concepisce , lo scrittore , il semiologo che sono imitati dallo scribacchino e che hanno il deposito di riscontro ,la rimessa, o dal servo di regime, che ha la disperazione, il ludibrio .
4) Di chi la produce ,il professionista, l' artigiano e l' operaio , che sono imitati dal magnate che ha il bricolage e ha il gadget , e la delusione o il mercante che ha l' invenduto, il crack.
Tutti i primi rappresentano la quintessenza del risultato con successo, laddove i secondi sperimentano lo scornamento e la conseguente malignità, o l' invettiva , l' acrimonia ,il pianto , le dimissioni, ,lo spavento, il lamento.
Mentre e' sufficiente creare , inventare, concepire, produrre , anche noi , affidandoci quindi a dei veri Re, esperti, colti,maestri d' arte , per dei risultati anche se mediocri pur sempre migliori di quelli e cui siamo abituati rubando agii sltri.
E poi vediamo ancora se crediamo che tutto sia di tutti,che le nostre cose, quelle che abbiamo prodotto ,per le quali abbiamo speso fatiche, e che ora ci sono care, siano di tutti.
Quaderni di etica per il tempo presente.
Free Academy Contemporary
Paolo Macchi
COMITATO INTERFORZE ANTIFASCISTE ANTIMOERIALISTE
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