LO STATO GRECO ROMANO .

Diretto internamente da un' Oligarchia, un "Senato ", una corporazione a cui.accedere come apparato di una classe sociale ,,costruito chiamando a se' gli uomini più' validi , i " centurioni ", per progettare ed effettuare guerre di aggressione e di rapina, esso e ' immaginato come mosso dall' utile e dall' esigito più che da ogni altra cosa .   Quello che più colpisce, a parte l' uso smodato della spada rispetto a ogni altro mezzo di rapporto tra gli uomini, e che tutto questo apparato dovrebbe apportare  civilta'ai popoli sottomessi , ma in un particolare modo .  E' che  sembra  che da Romolo in poi ,esso agisca come se fosse straniero in casa sua,che non abbia vero attaccamento alla terra , ma alla cinta muraria, e che persegua l"obiettivo di conquista come se dovesse sfuggire a un nemico che si trova nella sua stessa città natale .
All'insegna del " Si vis pace parabellum ", e' tutto un conflitto continuò con il mondo , per cui la " civis romana "che porta si trasforma in una continua serie di efferatezze e intrighi commesse le prime contro gli altri popoli, i secondi contro e tra gli stessi appartenenti, i" Cesari", alle famiglie romane.
Una dialettica della storia ,in cui nessuno tra gli affiliati e' immune da crimini , corruzione, delitti vari , stravaganze anomale , e che segna un po' tutta  la caratteristica di questo imperialismo scomposto ,di un tentativo di assogettare il mondo a un sistema in cui l' Imperativo Categorico principale e 'quello di tipo militare e schiavista.  Ed e' parallelamente composto di prospettive culturali più che pragmatiche e scabre , di valore rozzamente agiografico e di conquiste , "triremi con il rostro" , di beni di proprieta" di altri, una "corsa alla Luna "ante litteram " , condotti e abituati a ogni violenza , " codice d'onore " tra congiurati del proprio " princeps" ,ad ogni esaltazione " teocratica", a ogni malagrazia ," ,morituri te salutant ! e anche e ancor di più' , ad ogni   codardia ," pentimenti " e assenze di responsabilità.
Fin dall' inizio , cosi'sicuri di assogettare popoli e tribù e circonvicini ,convinti come sono di portare avanti il labaro della scommessa,prodezza con successo , "perdita tua , vantaggio mio ", un Leviatano della Storia che cade come un maglio compressore sul " mare nostrum ".   Popoli e genti le più varie e impreparate, su cui arrivano poi a chiedere uditorio i faccendieri,i " capobastone romani de Roma " e a pretendere tributi , gli oppressori , le cosiddette "cariche ufficiali " , e al grido di "Vae Victis ! " imperare ed esorbitare vessazioni sugli assoggettati .    Si organizza in legioni, le " basi" ,a ridosso delle citta'conquistate ,e con le strade costruite in abbondanza , con migliaia di notabili a servire Roma,nelle varie regioni , " cosche di infiltrati , per un ordine dell' Impero, le comunicazioni ,quelle che oggi sarebbero le reti informatiche ad usum militari ,con le guardie , i radar, ai confini dello stesso Impero.  Il
mantenimento in vitto e vettovaglie quotidiano del "civis romanorum" e' assicurato dalla  produzione  continua dovuta a milioni di schiavi,tartassati e malnutriti , quanto vitali per la sopravvivenza stessa dello stato.

Paolo Macchi
ABC SULLA DOTTRINA DELLO STATO
Edizioni GATTO ROSSO
2013