Dio ha ritenuto l' Uomo una nullità, un peccatore stolto,uno da sacrificare uno da punire.
E l 'Uomo a sua volta per ripicca ha ritenuto Dio una nullità, un essere abietto, un impostore, un reo da dimenticare.
Così hanno litigato.
Ma domandiamo noi: era proprio necessario che finisse e così ?
Non era meglio se si fosse ristabilita una qualche sintonia che provasse a trovare un modo di civile convivenza tra Dio e l'Uomo e tra l'Uomo e Dio, che rimettere al primo posto il fatto che comunque stiano le cose e' pur sempre chiaro che finché ci sarà il mondo ci sarà sempre un rapporto tra Dio e l'Uomo e viceversa, senza mai dimenticare che la triade Dio, Mondo, Uomo da forma a tutto e che se Dio da la garanzia di eternita' a tutti e tre, Il Mondo è e' tutto ciò che esiste nell' universo, e l'Uomo il motivo per cui c'e' l'esistere dei primi due.
Oggi e' giunto il momento di dare una nuova importante considerazione a degli accordi reciproci tra Dio e l'uomo, che cambino le cose e nella metafisica e della società e nelle cose terra terra.
P. M.
FELINUS PURPUREUS diurnalia
Relatore Incaricato presso la Free Academy Contemporary
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