Allora, in un pianeta in cui 1500 straricchi detengono il 70/ o della ricchezza globale e 7. 000. 000. 000 di persone variamente tra i 100 milioni, un milione, i 5000 o i 200 dollari al mese, il problema del consumo non e ' più tra valore di scambio o valore d'uso o non solo questo, ma diventa un problema di gadget. E' il gadget che decide il valore del consumo . Quindi mentre il padrone crede nel gadget e poi nel valore di scambio, il dettame socialista " " produrre solo il necessario , redistribuire tutto , e' valido soltanto nella misura in cui esso e' esistenzialmente appagante . E questo e' possibile soltanto con un gadget adeguato che provenga come eidos da chi offre un prodotto dal valore duraturo . Ma ciò che lo fa" unico " e' il suo legame prestigioso e di brillantezza. La sua imago della rappresentazione del talento indubbio che spetta poi al ciclo della produzione. Ciò e' reso posse dal fatto certo di cui il capitalismo si e' accorto or ora che la sovrabbondanza di merci non giova all' uomartearte o, ma che anzo lo aliena da una vita vissuta appiono ,che e' cosa che il pensiero marxiano va ripetendo da 170 anni .
Qui sta la sfida al consumismo dei nostri anni .
Naturalmente una cosa di valore autentico avrà sempre più importanza di una sua " Imago " ma questo semplicemente perché e' impagabile, come per es.l'arte.
Auguri, nuovo socialismo !
Jack Paterson
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