A proposito del paradosso di Epicuro su Dio.

Bisogna capire che abbiamo mezzi molto limitati per parlare di Dio. Per capire cosa può e cosa vuole Dio, l' uomo ha  a disposizione soltanto lo spazio e il tempo.

In particolare lo spazio poiché e' infinito, poi il tempo, poiché e' attraverso di esso che scopre sempre cose nuove nelle varie epoche.

Prima di tutto con delle leggende, In cui si ha il mito di questi, poi attraverso una storia  foriera di vicende trasformatrici, infine in una sembianza più o meno valida di paradisi.

Le prime portando l'uomo eclettico, che si occupa di tutto, la seconda che prepara la terza, con le sue eterne comprensioni e incomprensioni sulla parola Dio, infine la terza che e'in corso e

chissà quando finira' , che porta all'infinito bene per tutto lo spazio e con essa e attraverso essa il passaggio dal tempo alla conoscenza, , coscienza e scienza dell'eternità dell'umanità. E ' comunque ovvio quello che consegue da questo : che Dio tende al bene di tutte le individualita' e di tutti gli Esseri e non a loro danno . 

        Per Free Academy Contemporary 

                        Sir Antony Briton