Filippo quinto , Re della Cattolicissima Spagna, principe delle Asturie ,fervente credente integralista della milizia Christi , come fervente credente in Play boy , finito oggi con il nome di Felipe con il fare il Re da operetta in quel della corte madrilena iroso e isterico perdente nelle relazioni con la famiglia e con le donne , con un padre , Juan Carlos, dalla mentalità franchista , superstizioso , perverso e corrotto fino al midollo, i suoi accoliti li si può incontrare nei reparti di ginecologia propensi a guardare la vagina della bella signora più che pensare a curarne i problemi di endocrinologia.
Per il proletariato si e' sempre trattato di un tipo infame , incapace di un rapporto sincero , pieno di malvagità oscurantiste nell' esercizio di una funzione pubblica. Il perfetto sostrato di una Spagna tradizionalista che non vuole cambiare, ignobile nel suo maschilismo primitivo , sonnolenta nel suo manierismo soporifero coperto dal liquame dei latifondismi , dove ancora vorrebbero prevalere il servaggio e la violenza padronale, eppure destinato a una decadenza irreversibile, verso l' Inferno dei morti viventi, l' unico luogo degno di lui.
Una volta cercato lo scorso politico e culturale perde regolarmente il confronto con il popolo spagnolo.
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