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domenica 6 dicembre 2015

Il tempo della tolleranza hindu .

Il tempo hindu e' in un continuo ricercare del rinascere differente dal normale, l' identità dovuta all' esperienza nella propria vita presente , per ritrovarsi in una vita prossima differente . E fin qui nulla da dire , direte voi.

Ma esso si ritrova contro il tempo del suo presente , quello del frangente che e ' quello dell' esperienza che lo traumatizza , costringendolo cosi' in un continuo ritorno sulla propria esperienza che diventa il contrario per riflettenza dell' identica azione che dovrebbe essere quella della liberta' di azione. E che qui diventa l' apparenza di un azione di contrasto chiamata karma .
Cosicché anche la sconfitta in battaglia diventa relativa poiché si reputa immaginaria nella prossima esperienza di vita.
Dimentica pero' che anche se prossima , la sua vita successiva e'quella di uno sconfitto, e non di un uguale. E che la liberazione  ,
, e 'sempre solo cercata e diventa falsamente supposta , anche se sempre piu'  anelata e anelata e misurata a grandezze successive , come moksa, grandezze successive chiamate Ere, Yuga. 

Si ritrova il tempo guerriero indu poi con i gautama a ritenere per buona l ' immagine data dal prossimo tempo dell' avversario qualunque essa sia . Si ha cosi 'il prossimo passaggio che e ' quello di proclamare la non violenza come i mahatma.
Ma cosi ' si perde il senso del tempo successivo dell' esperienza concreta, da parte di colui che ha ceduto, esperienza che e ' continua lotta per la sopravvivenza non del più astuto , ma il più ' abile e motivato di senso critico  che si distingue dalla sopraffazione soltanto e semplicemente perché e ' lotta che ha ragione.
Il tempo indhu disconosce questa verità' assoluta , per darsi alla ragione come a uno dei tanti giochi di circolarità delle immagini , , che chiama mandala , dove si e ' perso il senso di chi vince e di chi perde.  E dove pero ' perdere diventa sapienza dell' avvertito. Vale a dire ragione di poi , di essere represso nelle proprie liberta'  , in una continua samsara, che tra l' altro non e' proprio il gioco voluto all' inizio.
Si tratta invero di unire ragione e forza ,  per affermare i propri diritti e la propria liberta'.
Il tempo della tolleranza invece di qui si vede che non e' altro che quello della sottomissione alla ragione assoluta dell ' avversario, il tempo del traumatizzato.

                         Paolo Macchi

Per Centro Culturale Polivente CONTROSPAZIO

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