Sul concetto di karma e sul suo superamento.

Bisogna specificare in primo luogo cos' e' questo Karma. Se e' l ' attribuito di un Dio come quelli greci, un demonio come quelli voodo o piu' semplicemente un Brahman hindhu che vuole come legge  che si risponda a bene con bene e a male con male.
Ma questo e ' sempre vero perché e' l' indole umana a funzionare cosi'.
Non c' e' bisogno di un Karma,ma di giustizia tra gli uomini. E questo lo devono decidere gli uomini e non gli Dei.
Solo così si può passare a uno stato superiore di convivenza dell' umanita '.
Agli Dei spetta solo il compito di evincerlo e di garantirlo a chi non ci riesce da solo .

Evincerlo ,nel senso di procurarlo , renderlo ragionevole al giudizio , inteso quest' ultimo come criterio di una giustizia palese.
L' uomo che sa dare il bene sa apprezzare il bene altrui  allo stesso modo che l' uomo che sa dare il male sa difendersi dal male e difendere dall' uomo che da il male.
E non e'  sufficiente il perdono, ma bisogna anche dare il castigo e bisogna soprattutto saper dare cosa vuol dire dare il castigo. Per esempio con una punizione commisurata al delitto commesso.

E questo lo stabilisce la giusta mercede umana o divina all'altrui uomo o all'altrui Dio. 
Cioe' così come non c'è bisogno di far fare una vita grama a un uomo cercando di inficiarli la vita attuale e financo quella futura, e' logico, spirituale e santo che gli zombies violentatori e  i loro mandanti vadano all' inferno, vale a dire in un luogo miserabile com' e' il loro   e che i giusti ,i buoni di cuore

e i loro maestri imperituri vadano in paradiso, vale a dire in un luogo benedetto. Questo perché l' uomo è il mondo siano veramente liberi e non facile preda di una falsa liberazione che non e che a questo punto e' chiaro , che vera alienazione . 

Il punto e' che bisogna saperla dare la punizione commisurata all'offerta, e questo e'necessariamente un problema di giustizia sociale. 
Non esiste uomo al mondo che non capisca questa verità.

                         P. M .