Sempre diretto dalle proprie paure, l' inconscio vaga da smanie e pensieri strani come quelli destinati alla persona che piu' di tutti si ammirava e che piu' di tutti ci ha fatti perdere in questa ammirazione.
Quest' ultima " perdizione" fino a farla diventare il soggetto di un incubo di cui liberarsi non si puo' , perché esso ci circonda tutto.
Allora : " uccidi il tuo idolo" puo ' servire si' a una mente ingenua come la effimera soluzione, ma essa non puo' risolvere niente , anzi e' foriero di drammi ancora piu' tragicocomici , poiché incontra in quell'incubo forze troppo superiori in tutto.
"Uccidi il tuo idolo " diventa cosi il trauma irrisolto di un perdente e del suo dramma , poiche' manca a lui la nozione che quella e' una persona come lui , soltanto molto piu'dotata di cervello e di potere.
Ne esce indenne soltanto un comportamento piu' avveduto e sobrio , che permette una maggior presenza di se' anche se non si e' " ammirati come gli idoli" , e ci si rappacifica con colui che per noi e' una persona migliore di noi.
P.M.
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