Chi ritiene che la violenza sessuale sia un atto naturale perche' e' attirato da una sua idea di virilità, e' un vigliacco . Egli non rispetta l' altrui libertà di essere e nemmeno ne rispetta la natura, che e' assolutamente indipendente, ma crea un problema di prevaricazione dell' altra individualita', non di tipo conquistatore ma vile, che e' provocata da un degrado urbano irragionevole.
Non e' prestanza ne' ruspanza, essa e' perversione. Questo tipo di invadenza del piu' debole e' palesemente ingiusta in una società, società nella quale il piu' debole deve essere caso mai assistito e non mai insidia to in modo violento.
Lo stupro va quindi condannato prima di tutto perché e' contro natura, contro la natura umana predominante, la quale, quest' ultima, e' prima di tutto difesa del più debole e non e' indiscriminata caccia alla preda, e questo nelle società civili così come tra i piu' lontani selvaggi.
E possibilmente, se ne hai la forza, va sempre impedito, da soli o in gruppo.
Insomma se lei non e' consenziente, non c' e' è e non ci deve essere niente da fare.
GATTO ROSSO biblioteca scientiae novae
Foglio volante n. 163, agosto 2017, 61` d. A. C.
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