JRaccolto nella stessa strada stretta della civilta' preindustriale occidentale, il contibente asiatico , in particolare l' India, non ha mai dimostrato di saper farsi valere da solo.
Esso ha sempre avuto bisogno di un polo alieno di riferimento. All' India in primis e' sempre mancata la volonta' di fare, preferendo ad essa la volonta ' di immaginare e di farneticare, subendo sempre la necessita' ultima di fare .E con un rapporto succube sulla donna , preferendo la dipendenza da quest' ultima fino all' abulia del pensiero e alle conseguenti chimere irrazionali , generando le peggiori perversioni e corruzioni.
Per questo molti spiritualismi orientaleggianti hanno parlato di estraneita' e di inimicizia della tecnica nei confronti della natura e di stati di coscienza beati che altro non erano che rifiuto di un autentico esistere in armonia con la natura.
In realta' essi erano nemici della tecnica cosidetta dell' universo della precisione , tutta chirurgica e del tutto occidentale, ma non della tecnica proletaria di cui del resto l' oriente indobuddhista non capiva niente .
E questo perche' quei primi davano ragione e sentimento nelle mani di quell' oriente, mentre per il proletariato si trattava di progresso nella produzione di beni così come per la donna di classe il rapporto con la tecnica era concepito in modo autenticamente competente e liberatorio.
Quell' Oriente il cui grido, Ohm, echeggia gia' come una sconfitta nei confronti di una civilta' attiva e manifatturiera, si ferma nei secoli , che nell' occidente sono quelli del 1500 e , mentre uomini come Colombo, Vespucci , Magellano creano le Americhe e gli Oceani, esso si chiude nell' ansa di quel giro di boa cosmico, per scendere ai piani inferiori della civilta' planetaria ed essere suoi sfruttatori e oppressiori come l' occidente giudaico cristiano.
E cosi' mentre Spagna, Inghilterra, Francia, Italia comunista ecc. se ne andavano a fare la civilta industriale, i loro treni, i loro aerei e le loro televisioni, loro. gli orientali cosiddetti brahmini, burloni , permalosi, inetti, insipidi, che credevano di vedere la realta' in modo annebbiato,la cosiddetta " maya', l' apparenza",e andavano con l' " occhio della conoscenza" a scoprire il sole dei lavoratori indu', andavano quindi a farsi mantenere dal proletariato dei paria e dei thai, ai quali invece la tecnologia era congeniale e a scandalizzare con le loro frodi esagerate le classi abbienti multiculturali dell'India cosmopolita dei dravidi e dei sikh.
Ma ,1 in Oriente il mondo presto sara' di questi ultimi e dei loro amici intellettuali.
GATTO ROSSO rivista dell' autonomia - n.mero 136 - agosto 2013 - biblioteca scientiae - Edizioni Gatto Rosso - Primo secolo oltre l' Anticristo.
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