La societa' borghese non e' minimanente in grado di gestire la societa' proletaria.
Ques'ultima sfugge da tutte le barriere.
I padrini e I loro epigoni fanno esageratamente solo i loro interessi e si trattengono rattrappriti ai loro privilegi di classe.
La classe operaia fa invece come ha sempre fatto,vale a dire continua sempre a fare gli interessi di tutti, e se un -organizzazione dirigente di classe governasse , la prima garantitebbe , a tutti , diritti e doveri, che la seconda generalizzarebbe.
Occorre allora fare e dare forma a una tendenze che contrasti il comando ufficiale della borghesia fino a neutralizzarlo, con un governo proletario e rigoroso , che sostenga il potere popolare.
E per fare questo serve una diversita' antinomica di vedute lungimiranti e di successo sul lungo periodo, diverse da quelle della societa' borghese e del suo apparato.
Per cui si e' contro la politica economica , dallo sviluppo caotico e selvaggio delle ricchezze e delle poverta' mondiali, e pro una critica della speculazione della societa' borghese, a favore di un espansione piu' fluida , adeguata alla multiculturalita' del processo sociale.
E questo attraverso I suoi componenti di una fabbrica, di un'azienda, di un territorio, di uno stato e di una cultura che si trasformino, nuovi e dai rapporti ribaltati in senso anticapitalista, e di un governo dove gli affari social I vadano al primo posto nell'importanza della gestione del potere, e dove la capitalizzazione sul lavoro da parte di speculatori, vada all'ultimo, vale a dire quindi di una critica dell' economia politica adeguata ai nostri tempi.
Documento programmatico per un nuovo mondo.
GATTO ROSSO biblioteca scientiae novae.
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