Quello che all' inizio sembra un fenimeno sociale passeggero come un altro , vale a dire l' ,arricchirsi sfruttando il lavoro,altrui , diventa alla fine , nel rapporto sociale , qualcosa di ben più pericoloso che un semplice carattere di possesso transitorio e venale di un uomo della vita di un altro uomo.
L' uso del calcolo della vita , dei beni altrui , del lavoro collettivo per i propri smodati vantaggi , da parte di un'élite , diventa alla fine un fenomeno che coinvolge intere masse , diremmo tutta l' umanità, per cui il delinquere per il possesso di ricchezze altrui, si espande nell' umanità fino a diventare un problema gigantesco e provocatore di guerre su guerre fino a mettere a rischio la sicurezza di tutta la società, la cui organizzazione tecnico scientifica ed economica sana viene minata fin dalle fondamenta ,quelle del lavoro di ricerca e del lavoro produttivo autonomo, dell' attività imprenditoriale onesta e del regolare svolgimento equo del libero commercio,tra uomini liberi e dei patti stipulati tra stati indipendenti e sovrani in un Commonwealth Britannico.
Cosi la società tutta e ' prima di tutto costretta a darsi dei correttivi generali ,militari , politici e istituzionali per rispondere a questa emergenza umanitaria di fronte all' evenienza di un vero e proprio crimine di guerra contro l'umanità, e per aprire poi la strada che ristabilisce il primo , più antico rapporto collettivo socioeconomico , che era alla base del lavoro svolto e del suo valore commerciale e di benessere autentico fin dal' inizio, quello dell' equita' del guadagno, quando non era ancora pronto a rispondere alle offese.
E di qui darsi delle direttive di massima per impedire che il carattere capitalista diventi un mostruoso presente e futuro Moloch che arrechi maggiori danni di quelli attuali al corpo sociale dinamico e collettivamente proficuo.
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