Uscire dall'induismo e dal buddhismo e' uscire dalle fobie più ' paraboliche e rovinose , che l'essere umano abbia mai incontrato.
Dalle sofferenze psichiche piu'ammorbanti.
Dalle trappole della vita piu'indegne.
Dalle frustrazioni travolgenti più tragiche.
Frutto di paure e di disillusioni accumulate durante il corso della vita.
La vita dell'individuo nell 'induismo e nel buddhismo e ' prodotta dall'incontinenza senza l' aiuto di uno spitito critico ne' di un rapporto proficuo con l'altro individuo.
Consiste in fughe in avanti , che lo prostrano, grandi rassegnazioni patetiche verso l'ambiente , che lo degradano,ricerca di una falsa sicurezza nel perdersi nell' illusorio , che lo incatenano.
Inganni nella valutazione della realta' .
Coercitiva intelligibilita' autolesiva delle parole.
Subdoli origliamenti dell'altrui sopravvivenza .
Ne esce incontrastato soltanto un uomo sobrio e vivace che e' consapevole della vitalita' del suo ambiente e che ' cosciente della liberta' delle proprie decisioni riguardo alle sue proprie azioni.
Paolo Macchi
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