Il padrone di oggi, nell' epoca della societa 'liquida e' anomalo rispetto al padrone di ieri. E' sempre piu' avido e calcolatore, cinico e affamatore , ma in piu' oltre al mondo del profitto calcolato per investire nello sfruttamento in mezzi e uomini , tiene a dei privilegi ottenuti in guerra , come esperienze di bombardamenti e organizzazione delle reclute , per darsi a giochi di potere politici nel primo caso e sottrarre per sé le loro vite , la prima cosa condotta con l' uso di intrighi , la seconda con l'uso di mercede ad agenzie private , si puo ' dire a tutto quello che capita sotto le sue mire.
E questo , che fa unicamente per il suo profitto , lo fa attraverso delle informazioni conosciute che egli adopera per i suoi piani e che ha ottenuto per quello che per lui e' - un piacere proibito.
Falsamente predisposto, egli si da' volentieri o alle religioni orientali e all 'elogio meravigliato della scienza, oltre che naturalmente alla ricerca delle cose preziose, nella vita, che sono ambedue l' istante in cui si ferma il suo tempo.
E tende, con i suoi apparati a colonizzare tutte le vite degli altri, compresa la fonte di tutte le vite, il pianeta terra e l' universo, tutte cose che non sono cosa sua.
Completamente avulso dal sociale , amministra i suoi beni prima ancora che la vita, creduto che tutta quella gente di cui possiede la personalità attraverso l ' onorario , lo stipendio , la remunerazione , il salario e che e ' l 'oggetto delle sue mire , non sia mai a sua volta un giorno chi si fara' avanti e gli chiederà spiegazioni ed attraverso le circostanze e la negazione della sua cupidigia esorbitante , ereeditera' il possesso dei beni , della gestione e della fruizione di essi.
E per essi si intende quei comparenti di cui egli per ora ha sotto controllo informatico, lottizzatore e pianificatore , e dei quali, grazie all' apparato informatico, che gestisce le loro vite , le " accumula" considerandole merce di scambio.
Paolo Macchi
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