RC' era volta un volpino, che rincorreva un coniglio. Per un poco per gioco, stava con lui e lo rimbrottava e poi rigiocava, anche alla rincorsa, poi all' improvviso, lo morse su una natica. Il coniglio riscappava, ma era raggiunto e tutti e due riprendevano a giocare. Il coniglio riscappava, ma era di nuovo raggiunto, senza pietà, quasi che il volpino cercasse di azzannarlo , quasi volesse dirgli : " sei un coniglio" e " perdi il pelo" quasi che poi cercasse anche di incolparlo dei difetti fisici che procuravano i morsi al povero sotto pressione.
Allora, poiché il gioco degenerava, come per trasformarsi in qualcos' altro, il coniglio cerco ' di difendersi e dette un gran morso con i suoi dentini nelle targhe terga del volpino.
Il volpino si rigiro', si erse in tutta la sua piccola statura e proruppe : " Ehi, però, non si fa così con me ! ".
E il coniglio, di rimando, con un salto, rivolto al volpino : " Eh no, tieni questo, e' tutto quello che devo fare adesso a te.!
La morale e' che quando non si ha una vera cognizione del bene e del male, si tende a ingigantire le offese ricevute e a sminuire le proprie.
P. M.
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