La tecnocrazia non e' il vero uso della tecnologia. Colui che assume per se' delle protesi elettroniche non corrisponde sempre al vero progresso dell' umanita'.
Poiché il vero progresso e'servirsi della cosa chiamata protesi per quello che vale, una macchina con cui entrare in simbiosi, e non e' quello di un uomo che diventa una cosa chiamata consumatore di cui entrare in possesso.
L uomo bionico e' techno dipendente ,ed e' quindi passibile di diventare subumano.
Una volta inventata la macchina , ne abbiamo per tutta l 'eternità'. Cosi come accadde per il fuoco. Ma c'e'una bella differenza tra chi considera la macchina come una cosa a se'estranea e ne 'e'il possessore responsabile, cosi come successe per il fuoco ,e chi la considera un ' inamovibile sua realta' a cui dedicarsi prono, consumato e adoratore , come anche successe per il fuoco.
Inoltre la luce non e' il fuoco , cosi come il moto non e' mai la macchina , bensì un suo fenomeno sostanziale.
E' possibile usarli o propriamente, esserne i padroni o impropriamente esserne i servi.
Guardatevi quindi dal tecnomisticismo.
P. M .
Libera Università' Contemporanea
Associata al
CENTRO CULTURALE CONTROSPAZIO
2015 - Imperia
With the compliments of the Britannic Crown.
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