Il cosmo non e' mai statico.
Esso e' in divenire continuo .
Esso e' formato da diversi universi oggettuali di spazi /tempi.
Ogni universo e' un involucro di conoscenze e di attivita' .
Che sono in perenne comunicazione tra loro.
C' e' un moto generale dimamico.
Ma c' e' anche una genealogia e una gerarchia tra universi.
Ogni universo , il suo progenitore , il suo ordinatore, il suo moto , la sua espansione ha un suo inizio, una sua vitalita' , una sua fine e, non sempre ,un nuovo inizio.
Non sempre :
Un moto particolare infatti e'quello di un universo che , per le sue esperienze cosmiche , entra in comunicazione con gli altri traendone rovina invece che beneficio per se' , o un altro universo che, per le sue interpretazioni ne riceve assuefazione , apatia e termine , invece che animazione e motilita' per il proprio crescere.
Questo moto porta in un cosmo , questo tipo di universi , o in una fase reattiva e nociva , fino a distruggersi invece che ricrearsi , o adeguativa e regressiva , a collassare invece che espandersi , altri invece , probanti e aggressivi , a espandersi e a rifornirsi , in fasi successive di distruzione , di rigenerazione e di nuova vita, contro e malgrado loro.
In particolare la concezione occidentale e quella orientale sono universi del genere decaditivo appena descritto . Il loro valore. / universo e' cosi' strutturato che porta quest' ultimo alla distruzione , alla fine e alla conclusione del suo ciclo della motilita' .
E altri universi ,in comunicazione proficua tra loro , prendono il loro posto nella gerarchia di tendenza cosmica aldila' di questi e degli universi piu' piccoli ,e continuano la loro storia intergalattica.
Oggi la cultura occidentale e quella orientale si riconoscono ambedue nel valore / universo sopracitato e sono entrambe subissarie della concezione che dell' universo hanno le conoscenze di queste nuove culture .
P. M.
Antologia 2013
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