Dell' Ashram o dell' indobuddhismo criminale visto dalla parte dell' oriente, nei secoli del medioevo, in quelli dell' Età moderna, in quelli dell' era presente.
Niamar
Nashud
Nashevar
Nashtary
Sono tutti quattro nomi della stessa persona in quattro
secoli distinti , il primo di un Marajhia che professava fede buddista e che uccideva i poveri disgraziati che lavoravano la terra in quel dei massacri del Misore, il secondo di un masnadiero bucaniere della Malesia, avventuriero che si muoveva come i pirati mafiosi degli scontri tra colubrìne e bombarde nel Pacifico, che si distingueva per gli stupri di fanciulle, il terzo di un faccendiere alla maniera del Sciur Brambilla de Milan, affarista procacciatore per donne e prepotere concertati nel mezzo della città di Mumbai , che si distingueva per il suo compito commerciale nella tratta dei clandestini africani che si affacciavano sulle rive del mediterraneo per andare nel mondo ricco dell' occidente. Il quarto di un alieno ariano che invadeva gli spazi siderali con cirvoluzioni abduttive condotte con l'uso di astronavi a forma di campana chiamate vimana che si distingueva per la cattura ufologica del nativo sprovveduto, soprattutto americano.
Fu infine sconfitto dalla forza del proletariato orientale e occidentale , aiutata dal Re , da una Regina e dagli Dei maggiori e costretto da piu' armati a confessare, si giustifico ' : " ah, io ho sempre cercato di portare la morte all' uomo, perché ho solo quella in cui credo nel rapporto con il vicino di posto, lo stupro della donna perché ho solo in quello in cui credo nel rapporto con la natura, il traffico illegale con i miei camerati, con il successivo tradimento perché solo in quello credo nel rapporto con l' altro dissidente, il caos indistinto tra gli uomini piuttosto che l' intendimento psicologico, perché solo nella confusione riesco a esternare la mia follia negativa e poi a dileguarmi da chi mi da altrimenti il castigo.
E trovando infine la morte per mano dell'altro uomo, fino a non nuocere piu' .E se sopravvissuto, la detenzione a vita.
Per GATTO ROSSO
P. M.
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