A ridosso del processo di produzione nascono da due secoli dalla parte del padrone, dei ceti parassitari che intervengono sull attivita ' lavorativa con l' uso dello stato sia con lo sfruttamento del patrimonio economica di questa stessa produzione, quindi nelle istituzioni sia con l' uso della commenda sia con l'uso del denaro,e nel territorio nel cercare soggezione e complicita ' per l'esaltazione dei ceti agiati , e questo lo fanno tra gli operai e gli altri laboratori che creano questo patrimonio .
Di fronte alle associazioni operai e che , man mano che il lavoro va avanti, si vengono a formare, essi si mimetizzano sotto il paravento della buona comprensione, corrompendo come i crumiri la solidarieta ' tra gli espropriati dei propri interessi economici, o adducendo che il lavoro deve continuare , reprimendo le rivolte contro i padroni, come I fascisti, o confondendo con la morale religiosa e insipida , come i preti, e i nichilisti, o tentando di minare la sicurezza del territorio , come i mafiosi e I qualunquisti, diffidando dei gruppi politici di sinistra e agitarsi spaventati dalla violenza della lotta di classe.
Si attacano alle vecchie idee , dai servizi ricevuti e da lecchini dati e restituiti, aliementati dal malaffare , e, creando nelle citta' un clima politico irrespirabile.
Ma il p roletariato si autoorganizza in gruppi di sostegno delle lottre nelle fabbriche, che presto si diramano e si consolidano, che combattono la loro guerra di classe , la quale e' senza esclusione di colpi, e, nell'intento conclamato di dare un significato di bandiera insurrezionale, appoggiato all' egemonia dell' autonomia, e da un senso proletario, al malumore popolare contro la politica del palazzo e una direzione conseguentemente orientativa del territorio, creando un comunismo organizzato adeguato ai tempi che si incontra dappertutto sui luoghi sociali dello sfruttamento e della repressione sociale , che sono oggi planetari.
Paolo Macchi
Per GATTO ROSSO
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